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giovedì 5 gennaio 2012
PRESTO AL VIA I FESTEGGIAMENTI PER IL 700° ANNIVERSARIO DELL’ARRIVO ALLE CANARIE DEL NAVIGATORE GENOVESE LANZAROTTO MALOCELLO
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Nei giorni scorsi la Consigliera di Educación y Cultura del Cabildo de Lanzarote, Concepción Pérez, ha incontrato il presidente de la Asociación de amigos italianos de Lanzarote, Alfonso Licata, allo scopo di definire e coordinare l’iniziativa che sarà realizzata nel corso del 2012 per commemorare il settecentesimo anniversario dell’arrivo sull’isola del navigatore genovese Lanzarotto Malocello, da cui prese il nome. Sarà un avvenimento che canari e italiani celebreranno congiuntamente, grazie al lavoro svolto dai comitati organizzatori di entrambi i Paesi. – Chi fu Lanzarotto Malocello? «In Italia solo pochi studiosi e addetti ai lavori conoscono questo storico personaggio, navigatore vissuto a cavallo del secoli XIII e XIV nella cornice dell’antica Genova Marinara, padrona dei mari – spiega Alfonso Licata, che è anche il presidente del comitato promotore italiano. – La famiglia Malocello, o Maroxello, era tra le più nobili di Genova e si era distinta per le importanti cariche pubbliche e le grandi, memorabili, imprese compiute. Tra i suoi esponenti, ammiragli molto noti. Si tramanda che Lanzarotto abbia avuto i natali a Varazze, dove oggi esiste un’antica via del centro a lui dedicata. Lo sbarco di Lanzarotto Malocello alle Canarie può collocarsi nell’anno 1312. Partito da Genova giunse nell’isola alla quale diede il suo nome, Lanzarota (oggi Lanzarote), e se ne impadronì. A presidio del proprio dominio e di quello della Repubblica di Genova vi costruì un castello. Ma solo nel 1339 appare la prima carta che menziona la “Insula de Lanzaroto Marocellus”, mentre più tardi, nel 1367, compare la carta dei fratelli Pizigan con il gruppo delle isole Canarie quasi al completo e, fatto inedito, sulla Lanzarota è disegnato lo stemma di Genova e si notano navi genovesi veleggianti verso il Sud. Il nome di Lanzarotto Malocello e la bandiera genovese, stesa al suolo in segno di jus di primo scoprimento, da allora in poi vennero riprodotti su tutti documenti cartografici che ci sono rimasti, marchio indelebile della scoperta italiana. Si può ritenere in proposito che l’insistenza nella riproduzione dell’emblema di Genova dovesse significare per i cartografi del tempo non solo la priorità della scoperta del Malocello, ma anche il segno di possesso e protettorato politico da parte dello Stato genovese. Da allora, durante il secolo XIV le isole Canarie furono incessante meta di imbarcazioni provenienti da Paesi del Mediterraneo e dalle coste portoghesi, allo scopo di esercitare il commercio e, purtroppo, la tratta degli schiavi. Appare doveroso, pertanto, rendere il giusto merito a questo intrepido navigatore italiano, ancor oggi sconosciuto ai più. È anche per colmare tale lacuna che Spagna e Italia si apprestano a celebrare quest’anno il settimo centenario di questo importantissimo avvenimento storico-geografico, che dagli studiosi è considerato a pieno titolo di valore equivalente al viaggio asiatico di Marco Polo, al raggiungimento delle Indie di Vasco de Gama e alla scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo».
- Pubblicato da Emilio De Paoli
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