Articolo estratto da www.farodiroma.it
Quel filo invisibile ma mai interrotto che lega Lanzarote alla Liguria. Un gemellaggio ci aiuta a riscoprirlo (di G. Zaminga)
L’isola dei colori: 795 chilometri quadrati ricoperti quasi per intero di lava solidificata, che a seconda della luce del sole passa dal nero al rosa, dal viola all’ocra. L’isola più selvaggia delle Canarie, dove le spiagge dei surfisti incontrano i vulcani e i parchi naturali, la natura desertica, i cactus. Un insieme che racconta come il tempo sia una dimensione piuttosto variabile: l’ambiente è ideale per un film sulla preistoria ma ci si potrebbero ambientare anche le avventure dellaa saga di Star Wars. Bagnata dall’Atlantico, l’isola è politicamente spagnola, geograficamente nordafricana, ma culturalmente e storicamente “appartiene” alla Liguria: deve il suo nome a Lanzerotto Malocello, il navigatore varazzino che per primo la scoprì nel 1312 e che la occupò per diverso tempo dopo averla battezzata Isla del Fuego (l’Isola del Fuoco) per l’impressione che gli aveva destato quel territorio che non ha uguali.
Lanzarote in effetti stupisce chi la raggiunge, come 800 anni fa stupì il navigatore di Varazze che la scoprì nella parte più orientale dell’arcipelago delle Canarie, a solo un centinaio di chilometri dalle coste del Marocco, un paesaggio assolutamente unico al mondo, che non corrisponde ad altri luoghi della fascia subtropicale, con i numerosi vulcani e la varietà dell’assetto orografico, in continuo cambiamento per l’erosione dei forti venti e le reazioni del terreno di origine vulcanica, che richiama forse solo il paesaggio lunare. E stupore poi trasformato in amore, come nel più classico degli innamoramenti, l’isola ha suscitato anche nell’avvocato Alfonso Licata, che talmente si è legato a quei luoghi da diventare presidente del Comitato internazionale delle Celebrazioni del VII Centenario della scoperta di Lanzarote e delle Isole Canarie. E’ lui il promotore di un’iniziativa importante che si inserisce nel quadro del programma delle celebrazioni Malocelliane: il “Gemellaggio tra Geoparchi dell’Unesco Lanzarote e Beiuga-Liguria”.
“Questo amore per il l’isola di Lanzarote nasce per caso da un viaggio di piacere – ha raccontato l’avv. Licata – da lì l’incanto e l’amore verso un’isola affascinante che ti prende anima e cuore. Il desiderio di approfondire e studiare Lanzorote nella sua parte più nascosta, quella più accattivante, e poi l’incontro (sui libri) con lo scopritore della stessa isola, da cui prende il nome: Lanzarotto Mancello, un viaggio nel passato, in un mondo che portò un giovane coraggioso navigatore italiano su un’isola incantata e affascinante”.
Grazie all’amore di Licata per Lanzarote, poi, prende corpo il progetto elaborato dal “comitato promotore internazionale delle celebrazioni del VII centenario della scoperta di Lanzarote”, che man mano coinvolge tante persone appartenenti agli organi istituzionali fino a realizzare questo gemellaggio con il parco del Beiuga, pratimonio Unesco, anch’esso, e come Lanzarote ricco di paesaggi unici al mondo.
La rappresentanza istituzionale presente alla conferenza stampa di presentazione del progetto, tenuta nella Sala della Trasparenza della Regione Liguria, era molto interessata al progetto e ad approfondire la conoscenza dei due parchi ricchi entrambi di una natura unica da preservare per le generazioni future.
Erano infatti presenti Stefano Mai (Assessore regionale all’Agricoltura, Parchi e Biodiversità, Sviluppo dell’entroterra, Escursionismo e Tempo libero) e Maurizio Burlando ( Direttore del Geoparco del Beigua) con l’avvocato Alessandro Bozzano (Sindaco della Città di Varazze) e con Rafael Juan Gonzalez (Assessore alla Riserva della Biosfera Unesco del Cabildo di Lanzarote, Isole Canarie).
Gina Zaminga